L’ultima estate canara – di Fernanda Gigliotti

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L’ultima estate canara – di Fernanda Gigliotti

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Descrizione

Adriana e Giannina sono due amiche di vecchia data, due amiche del cuore, le cui vite vengono improvvisamente sconvolte da una grave malattia. Nei due mesi che separano la diagnosi dal decesso, si ritrovano a rivivere di tutta fretta la loro esistenza in comune e a mettere in discussione gran parte delle loro certezze; tutto si tinge in maniera differente e i confini diventano sfumati.

Il dubbio e la voglia di libertà si proiettano nell’estate, l’ultima che trascorreranno insieme, unitamente a pochi altri amici, in una calda e accogliente campagna calabrese: Canara Republic.

Emancipate e realizzate a fatica, in un contesto di donne del sud, Adriana riesce a indicare a Giannina la strada da percorrere, fugando dubbi e paure, dipanando problemi ed esorcizzando sul nascere ogni futuro senso di colpa in chi resta.
Il tema dell’amicizia si accompagna a quello di una parità di genere non scontata, mentre quello della malattia presta il fianco alla discussione sui temi etici, in realtà è più corretto definirli temi sociali, che riguardano il fine vita, il testamento biologico, le dichiarazioni anticipate sui trattamenti sanitari e la necessità di scegliere con scrupolo la persona cui affidare l’esecuzione delle proprie volontà e decisioni, per quando non si sarà più in grado di assumerne alcuna.

Fernanda Gigliotti, nasce a Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro, nel 1966. Avvocata, titolare fin dal 1997 di uno studio legale tutto al femminile. Da sempre impegnata politicamente nella difesa ambientale, nella promozione, affermazione e tutela dei diritti civili e nella difesa di quelli degli animali, prima nel Movimento Giovanile Socialista, poi nel Partito Democratico del quale è stata componente dell’Assemblea Nazionale, e nell’Associazione Radicale Certi Diritti condividendo e partecipando alla campagna di difesa della persona dal titolo Dai corpo ai tuoi diritti.
Cofondatrice dell’Accademia degli Arrischiati che, dal 1998 e per un ventennio, è stata l’associazione che ha animato l’attività culturale del centro tirrenico calabrese di Amantea (CS) con conferenze e concerti, sostenendo i giovani artisti locali, dando vita alla prima stagione di pregiatissime pubblicazioni sui beni architettonici e culturali del comprensorio, tra cui il Palazzo della Clarisse e il Collegio dei Gesuiti di Amantea.
Fondatrice di Canara Republic e Canara Music Company LTD, associazioni di fatto che si occupano di tutela degli animali, lotta al randagismo e all’abbandono. In collaborazione con altri artisti è stata autrice e produttrice di eventi culturali, caffè letterari sui poeti calabresi, sulle donne Curde (2014), sui bambini di Aleppo (2015) e sulla forza delle donne antimafia nel 2016, partecipando a concerti, convegni ed eventi, tra cui il Trame Festival di Lamezia Terme. Primo sindaco donna del Comune di Nocera Terinese (CZ) eletta nel 2016 e che, a settembre dello stesso anno, ha demolito il primo ecomostro che insisteva sulla spiaggia del suo Comune; ha celebrato la prima unione civile fra due uomini residenti in Calabria, nel 2017.

1 recensione per L’ultima estate canara – di Fernanda Gigliotti

  1. Gioconda Borrelli

    Confesso che mi sono avvicinata alla lettura del libro di Fernanda Gigliotti con qualche timore. La vicenda che vi si narra, infatti, si poteva prestare facilmente a ricadute insidiose: o nel lacrimevole patetismo, o nella rivendicazione e difesa di istanze freddamente ideologiche riguardanti il valore e la difesa di diritti civili non sempre, o non sufficientemente, riconosciuti. Così non è stato, e di questo si deve dare atto all’autrice , che è stata capace di mantenere in faticoso e doloroso equilibrio un’immagine di morte incombente con i colori sempre luminosi e vitali che fanno da sfondo, ad una Calabria amatissima dove il destino di Adriana, si compirà, senza mai dimenticare le istanze irrinunciabili che riguardano la libertà di essere padroni del proprio corpo, e soprattutto del proprio “essere” più autentico, fino alla fine, ed oltre. Grazie, Fernanda Gigliotti, di esserci riuscita!

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